Esperienze

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 12/2/2010, 12:19
Avatar

Samurai errante

Group:
Member
Posts:
5,148
Location:
Terni

Status:


In questa sezione possiamo inserire tutte quelle esperienze in cui abbiamo sperimentato consapevolmente la potenza della legge dell'attrazione. Non devono necessariamente essere cose positive, magari si può anche raccontare di come siamo riusciti a vanificare un nostro desiderio, una volta che siamo consapevoli di come abbiamo fatto.
Il bello, però, è testimoniare come siamo riusciti ad incanalare il pensiero positivo in maniera volontaria verso i nostri desideri. Non devono essere necessariamente cose grandi ed enormi. Anche un piccolo successo ha la sua importanza. L'importante è ricordarsi di ringraziare sempre per ogni desiderio esaudito.



Una delle prime esperienze che mi vengono in mente risale a quel giorno in cui ho rischiato di perdere il treno. Ero in giro per le Marche con la mia compagna, e dovevo giungere a Jesi per prendere il treno di ritorno per Roma. Se avessi perso il treno non sarei potuto rientrare prima della mattina successiva, e questo avrebbe causato molti problemi.
Succede che a causa di una deviazione imprevista siamo molto in ritardo. C'è la possibilità di non farcela. Lei inizia ad agitarsi e a preoccuparsi perché la deviazione era dovuta ad una sua distrazione. Io cerco di rassicurarla e dentro di me mi calo in una grande calma. Mi concentro sul treno e pianifico insieme a lei il percorso più breve per la stazione. Per arrivare a Jesi dobbiamo percorrere una stradina provinciale stretta. Davanti a noi abbiamo tre veicoli lenti che non possiamo sorpassare. Mancano 15 minuti alla partenza del treno, e noi siamo ancora molto distanti, e le tre vetture sono ancora davanti. Continuo a concentrarmi con serenità sul treno. Dentro di me sento ferma la convinzione che ce la faccio.
Siamo alle porte di Jesi, mancano meno di 5 minuti. Sembra impossibile arrivare in tempo. Le tre vetture improvvisamente cambiano strada tutte contemporaneamente e noi possiamo procedere rapidamente. Tutto è successo in fretta. Arriviamo alla stazione (che è in centro) con due minuti di ritardo, ma per fortuna anche il treno lo è. Scendo dall'auto al volo e mi precipito nel sottopassaggio. Proprio quando sto per risalire le scale, sento il fischio di partenza del capotreno. Con uno scatto da centometrista volo sugli ultimi gradini e mi infilo nel primo vagone che mi capita a tiro, proprio una frazione di secondo prima che le porte si chiudano. Racolgo il mio fiato e mi dirigo verso l'interno della carrozza. Appena apro la porta vedo un posto comodissimo tutto vuoto che aspetta solo me. Torno a Roma in perfetto orario.
 
Top
LaurenFrida
view post Posted on 12/2/2010, 15:14




Hai avuto una fantastica idea a creare questo topic, mi è piaciuta la tua storia! A breve posterò qualcosa anche su di me :)
 
Top
LaurenFrida
view post Posted on 21/2/2010, 17:58




La prima esperienza che ho è quella che porto nel cuore e che vi voglio raccontare:
Ero appena venuta a conoscenza del segreto avendo guardato il film "the secret", ma non ero ancora convintissima sull'argomento; allora mi sono detta: perchè non provare?
Volevo disperatamente la tv a schermo piatto con lettore blu ray ed anche alcuni film in aggiunta, ma non avevo la minima idea di come fare ad acquistarla dato che a mio padre non vanno a genio le tecnologie e io non avevo abbastanza fondi.
Dopo circa un mese nemmeno una news, quindi decisi di lasciar perdere. Improvvisamente, un giorno, mia nonna (che vive nella casa di fianco alla mia) mi disse che il nonno voleva cambiare la sua tv a tubo catodico perchè con il digitale terrestre non ci capiva niente, non potete immaginare la mia felicità!!! Ma non è tutto, abbiamo acquistato una 32' (che guarda caso sta giusta perchè lo spazio è poco) full hd, a prezzo stracciato, con compreso un pacchetto lettore bluray + 20 film!!
Il nonno mi ha pure pagato il cavo hdmi che avrei voluto comprare personalmente; quindi, alla fine di tutto, ho una tv che posso considerare mia (perchè i nonni sono spesso fuori casa) a 0 € hehehe!!! Ora poi, con la ps3 è tutta un altra storia ;)
 
Top
view post Posted on 4/3/2010, 14:18
Avatar

Samurai errante

Group:
Member
Posts:
5,148
Location:
Terni

Status:


Vi voglio raccontare i miei esami di maturità. Quello era un periodo in cui la legge dell'attrazione neanche si sapeva cosa fosse (stiamo parlando del lontanissimo 1988). Eppure già iniziavo a fare le mie prime osservazioni sulla correlazione tra pensiero e avvenimenti.

Bene. In quel periodo era ancora in vigore la vecchia riforma: ovvero, per l'esame venivano selezionate quattro materie orali e il candidato doveva sceglierne due. La prima era intoccabile, ma la seconda scelta poteva essere cambiata dalla commissione con il preavviso di un solo giorno. Così che poteva capitare che il candidato scegliesse (per esempio) italiano e filosofia, mentre invece veniva interrogato su italino e fisica.
Quell'anno per il liceo scientifico erano state selezionate le seguenti materie: italiano (non manca mai), ingelse, filosofia e fisica. Devo dire che durante la preparazione sono stato molto incosciente. Ho studiato solo le due materie che avevo scelto (folosofia e inglese), snobbando interamente le altre due. Inoltre, di quelle due materie non avevo neanche studiato tutto il programma, ma solo ciò che ritenevo più opportuno o interessante.

Arriva il giorno degli esami. la commissione era composta da un membro interno (il nostro professore di italiano), quattro membri esterni (uno per ogni materia) e il presidente di commissione, sempre esterno, che per una strana ironia era proprio l'autore del testo di antologia inglese su cui avevamo studiato. Tale presidente si era rivelato particolarmente severo, con anche una punta di sadismo. Si divertiva a cambiare la seconda materia qua è là, e interveniva spesso (sporattutto durante le interrogazioni di inglese) con domande ardite e a trabocchetto. Insomma, un vero incubo.
Non saprei dire perché, ma io ero completamente fiducioso che tutto sarebbe andato bene. Avevo un'incoscienza spudorata, eppure sono andato agli esami con la usuale emozione (certo) ma anche una sicurezza dentro di me che sarebbe andato tutto bene. Intanto portare inglese come seconda materia mi dava la garanzia che il presidente in questione mi avrebbe confermato la materia a lui più cara, ma da una parte ero un po' preoccupato per le domande che mi avrebbe fatto. Rilassati, mi dico io, andrà tutto bene.

Arriva il mio giorno. Io sono l'ultimo della giornata. Lui si comporta come di consueto, con la sua tendenza (almeno questa era l'idea che dava) a voler mettere in difficoltà chi gli capitava a tiro. Eravamo in sei quel giorno. Passa il primo, il secondo, il terzo... arrivati al quarto, il presidente si alza e dice che deve andare via perché ha un impegno, chiedendo alla commissione di proseguire senza di lui. Faccio un respiro di sollievo profondo, dentro di me.
Ecco mio turno. Comincio con filosofia. Mi chiede un filosofo a piacere, e comincio con quello che avevo studiato meglio (Kierkegaard), poi, per timore che mi potesse chiedere qualcosa che non sapevo bene (avevo notato che il prof di filosofia aveva una certa predilizione per Hegel, di cui sapevo poco o nulla), mi invento un collegamento impossibile con Comte e inizio a parlare di lui. Alla fine mi fa una domanda di filosofia pratica e, soddisfatto della risposta, mi consegna alla prossima materia. Il primo round era andato magnificamente.
La prof di inglese per fortuna era di pasta ben diversa dal presidente della commissione. Mi fa delle domande molto tranquille e mi chiede praticamente argomenti a piacere. Questa interrogazione è stata meno smagliante della precedente, ma lei si mostra molto comprensiva e mi rendo conto di aver fatto comunque una buona prestazione. Se fosse stato presente il cerbero mi avrebbe sicuramente sbranato. Riesco così con gli orali a riportare a mio favore una prestazione scritta tutt'altro che impressionante e supero gli esami con un voto più che decente (45/60 che corrispondono alla media del 7 e mezzo).

Per la cronaca: quello è stato l'unico giorno in cui il presidente della commissione si è assentato. Se ci credi, succede.

Edited by kusarigama_sensei - 4/3/2010, 21:26
 
Top
LaurenFrida
view post Posted on 4/3/2010, 21:02




CITAZIONE (kusarigama_sensei @ 4/3/2010, 14:18)
[...]Se ci credi, succede.

è già! Talvolta serve impegno, ma alla fine si può fare qualsiasi cosa ^_^
 
Top
view post Posted on 6/8/2010, 08:01
Avatar

Samurai errante

Group:
Member
Posts:
5,148
Location:
Terni

Status:


Vi voglio raccontare questa esperienza, perché pone l'accento su una componente fondamentale della legge dell'attrazione: ovvero il permettere che succeda.

Dunque, il fatto è questo. Mi ritrovavo con una vecchia automobile (15 anni spalle, ormai) che, per quanto efficiente durante la sua vita, iniziava a dare seri segni di cedimento. Era da un po' di tempo che vagheggiavo una automobile nuova. Avevo già in mente marca e modello. Tuttavia non disponevo di sufficienti liquidi per poterla acquistare, nemmeno usata. Ero fiducioso che l'universo mi avrebbe fatto avere i soldi necessari al momento giusto, così aspettavo e intanto mi concentravo sulla mia richiesta. Formulavo dentro di me continuamente l'immagine dell'auto che volevo (evito di specificarne i dettagli per non fare pubblicità, e in ogni caso non è un elemento fondamentale), e ogni volta che ne vedevo per strada una che corrsipondeva alle caratteristiche, la guardavo sorridendo immaginando di avere un'auto uguale e di esserene veramente soddisfatto.

Passano i mesi ma non succede nulla. Intanto l'altra auto peggiora sempre più. In un paio di occasioni i freni non rispondono bene e vado lungo sul bagnato. Per fortuna sono un guidatore cauto, e in entrambi i casi il tutto si risolve con solo un po' di spavento e nessun danno. Questi episodi però mi convincono che è ora di fare qualcosa. Un giorno mi dico: è da mesi che ho fatto la richiesta, ma ancora nulla. Ci deve essere un blocco in me che ne impedisce la realizzazione. Così decido di fare qualcosa.

Ben sapendo che ancora mi mancavano i fondi per l'acquisto di una nuova vettura, decido comunque di fare un giro tra le concessionarie per vedere cosa offriva il mercato. La mia idea era di mettere in moto l'energia, e vedere cosa sarebbe successo. E' andata così: mi fermo nel primo concessionario, il più vicino, e chiedo all'impiegato qualche preventivo. Questo inizia a dirmi che esistono molte offerte vantaggiose sulle auto in pronta consegna, ed inizia ad elencarmele... in pochi minuti mi presenta un'auto che in realtà non corrisponde alla mia richiesta... ma è addirittura migliore di quanto osavo immaginare! Bene questa vettura, grazie a vari incentivi su rottamazione del veicolo usato, passaggio ad una vettura ecologica (metano), sconti sulla pronta consegna, ecc. ecc. mi viene offerta alla metà del prezzo di mercato, con la possibilità di pagarla 200 euro al mese. Non ci penso due volte e la fermo. Tutto questo al primo tentativo. Ora sono il possessore di un'auto meravigliosa che mi dà grandi soddisfazioni, ed è addirittura migliore di quella che io immaginavo.

Questa storia mi ha insegnato che non basta desiderare e credere. Bisogna permettere. Quando mi rendevo conto che la mia richiesta non veniva esaudita, mi sono accorto che toccava a me fare qualcosa. Ho solo mosso un passo e tutto si è avverato. Come dire: non puoi vincere la lotteria se non compri il biglietto.
 
Top
LaurenFrida
view post Posted on 6/8/2010, 09:38




CITAZIONE (kusarigama_sensei @ 6/8/2010, 09:01)
Questa storia mi ha insegnato che non basta desiderare e credere. Bisogna permettere. Quando mi rendevo conto che la mia richiesta non veniva esaudita, mi sono accorto che toccava a me fare qualcosa. Ho solo mosso un passo e tutto si è avverato. Come dire: non puoi vincere la lotteria se non compri il biglietto.

Il permettere ti porta a tutto. Se permettiamo, non c'è nulla che noi non possiamo essere, fare o avere. Tuttavia, (come ho spiegato anche in un altro post), non sono proprio d'accordo sul fatto che non puoi vincere la lotteria se non hai comperato il biglietto.
Ti faccio un esempio: quando gioco deliberatamente al gratta e vinci, oppure compro dei biglietti alla lotteria locale, vinco raramente, perchè la tensione di aver un biglietto potenzialmente vincente nelle mie mani mi porta a pensare che sia più difficile vincere che perdere (e noi sappiamo benissimo che per la nostra mente, pensare a una cosa o all'altra non fa differenza).
Ma ora so, che se gioco, ho vinto automaticamente, il punto è che non sono io a giocare, ma permetto all'universo (o a Om*r*) di farlo per me. E in quei casi lì, ancora prima di farlo so già di avere vinto. Poteri dire che ho agito, ma in realtà no, perchè non sono io in prima persona che lo faccio.
"Il grande momento sta per arrivare", e l'unica cosa che farò sarà "lasciarglielo fare", perchè nello stesso istante che pensiamo ad una cosa, si è già realizzata; dobbiamo solo lasciarla arrivare.
Ci sono moltissimi modi per poter fare una cosa, basta credere che qualsiasi cosa sia possibile ;)
 
Top
view post Posted on 6/8/2010, 12:43
Avatar

Samurai errante

Group:
Member
Posts:
5,148
Location:
Terni

Status:


CITAZIONE (LaurenFrida @ 6/8/2010, 10:38)
nello stesso istante che pensiamo ad una cosa, si è già realizzata; dobbiamo solo lasciarla arrivare.

Parole sagge, che quoto in pieno. Il discorso della lotteria io però lo intendevo in modo diverso. E' vero che posso comprare un biglietto e non vincere, dipende molto da cosa penso nel momento in cui gioco. Spesso accompagniamo la tensione al gesto e sotto sotto pensiamo che non riusciremo mai a vincere. Ecco, spesso succede così, non ci crediamo davvero e non succede. Io però intendevo questo: se il mio obiettivo è vincere quella specifica lotteria, allora è necessario che io compri il biglietto altrimenti non succederà mai. Poi, può anche darsi che io riceva dei soldi senza nemmeno giocare, ma se io voglio proprio QUELLA lotteria, allora devo almeno acquistare il biglietto.
Nell'episodio dell'automobile, era già tutto pronto. Mi si richiedeva solo un piccolo sforzo: permettere che si avverasse. Io nella mia limitazione ero convinto che per avere l'auto dovessi per forza avere prima i soldi, invece non era necessario. Il mio errore è stato porre dei limiti alla realizzazione, aspettandomi che le cose dovessero per forza andare in un certo modo. Non dobbiamo neanche preoccuparci di immaginare come potrebbe avverarsi una cosa, lasciamo fare all'universo, magari ricordiamoci solo di chiedere che le cose si realizzino sempre nel modo migliore per noi (se i soldi mi arrivano come risarciemnto per un incidente non è proprio un bene...).
 
Top
LaurenFrida
view post Posted on 6/8/2010, 16:59




CITAZIONE (kusarigama_sensei @ 6/8/2010, 13:43)
Il mio errore è stato porre dei limiti alla realizzazione, aspettandomi che le cose dovessero per forza andare in un certo modo

Esattamente ;) perchè le possibilità sono sempre infinite!
 
Top
LeoneRM
view post Posted on 4/2/2011, 19:39




Premetto che questo è il mio primo messaggio :) quindi ringrazio tutti del benvenuto che ho ricevuto nella presentazione. Io invece ho il caso opposto (rimanendo in tema "auto").
Circa 5 anni fa ero appena entrato in merito a questi argomenti "legge d'attrazione" e simili. Avevo appena preso la patente (con un anno di ritardo, non me ne importava nulla XD) e l'unica auto in famiglia era una grossa monovolume. Non per dire ma un'auto così ingombrante e "complicata" da guidare non era proprio ciò che volevo. Purtroppo a questo si aggiungevano le difficoltà economiche della mia famiglia che vietavano l'acquisto di una seconda auto. Io non volendo guidare quel "mostro enorme" decisi di affidarmi alla legge di attrazione, e visto che all'epoca andavo pazzo per la Mini (quindi non a caso l'opposto di quel bestione che avevo a disposizione) cominciai a visualizzarla ogni sera prima di dormire. Precisamente visualizzavo una Mini nera. Dopo 1 o 2 settimane mio padre stesso cominciò a dire senza mie pressioni "eh ma ci servirebbe un'altra auto però...anche perchè questa è troppo grande e complicata da guidare per te". Continuando a visualizzarla giorni dopo disse sempre di sua spontanea volontà "eh però la mini è bella anche eh....mi piacerebbe proprio, però quanto costa anche usata!...vedremo". Siamo arrivati fino al concessionario di fiducia di auto usate (giorni dopo) a cui abbiamo chiesto che auto avesse....e mio padre stesso chiese se avesse sotto mano una mini usata. Ne aveva una grigia, al che mi padre disse che gli piaceva ma dovevamo pensarci per via del costo.
Era praticamente fatta.
Tuttavia la mattina dopo si sveglia e dice "quella è un'auto troppo costosa in rapporto agli anni che ha, non va bene".

Morale? c'ero andato vicinissimo, e in poche ore era crolalto tutto. Non solo, ma era crollato anche il progetto di avere una 2° auto, che non potemmo avere fino a 2 anni dopo.

Voi sicuramente siete molto più esperti di me in questo campo....
Io la vidi come una sconfitta questa...ma allo stesso tempo c'erano troppe "coincidenze" ...e io non ci credo più alle coincidenze. Quindi è chiaro che stavo per accendere la "magia" ma poi è andato storto qualcosa. Cosa secondo voi?
 
Top
view post Posted on 5/2/2011, 10:36
Avatar

Samurai errante

Group:
Member
Posts:
5,148
Location:
Terni

Status:


Io credo, ma questo puoi confermarmelo solo tu, che ad un certo punto sia nato inconsapevolmente dentro di te il pensiero "è troppo bello per essere vero" che alla fine ha smontato tutto. Ma questa è solo un'ipotesi.
Una cosa che non mi stancherò mai di ripetere è che ciò che conta veramente non è la richiesta che formuliamo, ma l'emozione ad essa associata. Ogni pensiero emana una vibrazione. Perciò se io penso "voglio essere ricco" ma mentre lo dico sento i crampi allo stomaco perché non ci credo oppure inconsciamento penso che tutti i i ricchi siano disonesti, emano una vibrazione assolutamente contraria a ciò che sto dicendo, e io non sarò mai ricco.

Altra considerazione. Ti è mai capitato di pensare "non voglio assolutamente ammalarmi" e invece vedere la malattia comparire puntualmente persino poco tempo dopo aver formulato il pensiero? Questo avviene perché per far avverare i desideri mente e anima devono essere assolutamente d'accordo. Quando pensi questo crei un accordo tra di loro sul fatto che ammalarsi è una cosa spiacevole. Però il tuo pensiero è concentrato sulla malattia, ed è esattamente ciò che stai attirando.

C'è un'altra cosa, che ho appreso grazie al transurfing (e imparato a mie spese). Sto parlando delle forze equilibratrici. Il loro compito è quello di mantenere livellato il potenziale energetico. Quando noi diamo molta importanza ad una cosa, la stiamo caricando di energia in maniera eccessiva. Questo è inaccettabile e le forze equilibratrici intervengono per livellare tutto questo potenziale in eccesso agendo in maniera drastica proprio sull'oggetto della nostra importanza. Pensate a quante volte avete rotto proprio il vostro soprammobile preferito, o non siete riusciti a fare quella vacanza a cui tenevate tanto. All'improvviso qualcosa che per noi è diventato di importanza vitale subisce un bel ridimensionamento e la cosa ovviamente non ci piace. E allora giù a disperarci e caricarlo di ancora più importanza in un circolo senza fine. Quello che dobbiamo tenere sempre a mente è che tutto è a nostra disposizione e dobbiamo solo allungare la mano per prenderlo. Vogliamo una cosa? Bene. La visualizziamo. Ok. La facciamo entrare nei nostri pensieri. Benissimo. Il problema spesso inizia proprio qui. A questo punto, infatti, il nostro atteggiamente dovrebbe essere rilassato perché l'oggetto dei nostri desideri dovrebbe essere considerato come già nostro, come cosa ormai fatta. Invece spesso aumentiamo l'intensità dei pensieri rivolti ad esso e creiamo uno squilibrio pericoloso che invece lo allontana da noi. Oppure ce lo fa arrivare lo stesso, salvo poi venire ridimensionato in qualche modo che a noi non piace.

Questi sono tutti esempi di come spesso pensiamo di creare una cosa e invece stiamo attirando a noi esattamente l'opposto di ciò che desideriamo. O non riusciamo a portare a buon fine un nostro intento. Non so se leggendo ciò ti suona qualche campanello che possa chiarirti cosa è successo. Le possibilità ovviamente sono tante. Non dimentichiamo che si tratta di leggi sì antichissime, ma che abbiamo imparato a conoscere e capire solo da poco, perciò molto deve essere ancora definito e chiarito, ma noi simo qui proprio per sperimentare.
 
Top
LeoneRM
view post Posted on 5/2/2011, 14:39




Capisco, si potrebbe essere per via del "troppo desiderare" anche se mi viene un dubbio, in "the secret" viene evidenziato il concetto per cui il nostro desiderio debba diventare una sorta di ossessione...non è un controsenso questo?
 
Top
LaurenFrida
view post Posted on 5/2/2011, 15:42




CITAZIONE (kusarigama_sensei @ 5/2/2011, 10:36) 
C'è un'altra cosa, che ho appreso grazie al transurfing (e imparato a mie spese). Sto parlando delle forze equilibratrici. Il loro compito è quello di mantenere livellato il potenziale energetico. Quando noi diamo molta importanza ad una cosa, la stiamo caricando di energia in maniera eccessiva. Questo è inaccettabile e le forze equilibratrici intervengono per livellare tutto questo potenziale in eccesso agendo in maniera drastica proprio sull'oggetto della nostra importanza. Pensate a quante volte avete rotto proprio il vostro soprammobile preferito, o non siete riusciti a fare quella vacanza a cui tenevate tanto. All'improvviso qualcosa che per noi è diventato di importanza vitale subisce un bel ridimensionamento e la cosa ovviamente non ci piace. E allora giù a disperarci e caricarlo di ancora più importanza in un circolo senza fine. Quello che dobbiamo tenere sempre a mente è che tutto è a nostra disposizione e dobbiamo solo allungare la mano per prenderlo. Vogliamo una cosa? Bene. La visualizziamo. Ok. La facciamo entrare nei nostri pensieri. Benissimo. Il problema spesso inizia proprio qui. A questo punto, infatti, il nostro atteggiamente dovrebbe essere rilassato perché l'oggetto dei nostri desideri dovrebbe essere considerato come già nostro, come cosa ormai fatta. Invece spesso aumentiamo l'intensità dei pensieri rivolti ad esso e creiamo uno squilibrio pericoloso che invece lo allontana da noi. Oppure ce lo fa arrivare lo stesso, salvo poi venire ridimensionato in qualche modo che a noi non piace.

Questi sono tutti esempi di come spesso pensiamo di creare una cosa e invece stiamo attirando a noi esattamente l'opposto di ciò che desideriamo. O non riusciamo a portare a buon fine un nostro intento. Non so se leggendo ciò ti suona qualche campanello che possa chiarirti cosa è successo. Le possibilità ovviamente sono tante. Non dimentichiamo che si tratta di leggi sì antichissime, ma che abbiamo imparato a conoscere e capire solo da poco, perciò molto deve essere ancora definito e chiarito, ma noi simo qui proprio per sperimentare.

Bellissima questa cosa del transurfing, non lo conoscevo e ora che so cos'è sento di dargli pienamente ragione, perchè mi è capitato più volte di dare troppa importanza a dei pensieri, fino ad appesantirli e impedirne la piena realizzazione.
 
Top
LeoneRM
view post Posted on 5/2/2011, 15:44




Quindi quale dovrebbe essere secondo voi il giusto "iter" per realizzare un desiderio? e quale la giusta attenzione da portvi?

grazie :)
 
Top
view post Posted on 5/2/2011, 17:24
Avatar

Samurai errante

Group:
Member
Posts:
5,148
Location:
Terni

Status:


Tirando le somme di tutte le cose che ho appreso tramite letture ed esperienze dirette, trarrei la seguente conclusione.
Focalizza una cosa che vuoi raggiungere. Visualizzala con il maggior numero di dettagli possibile e immaginala come già fatta. Non sono d'accordo sul pensiero ossessivo perché questo ti fa concentrare sull'ASSENZA di ciò che desideri; cioè penso tantissimo che vorrei quella cosa, il che significa che non ce l'ho, e questa è la vibrazione che emana il mio pensiero.
Sempre nel transurfing si fa un esempio bellissimo che secondo me espone chiaramente l'atteggiamento che dovremmo avere nei confronti dei desideri. Dice così: immagina di voler andare a comprare il giornale. Come ti senti? Ansioso? Timoroso? Determinato? Niente di tutto questo. Perché andare a comprare il giornale è una cosa normalissima, bisogna solo scendere e andare al'edicola più vicina. E se all'edicola non dovessi trovarlo? Questo ovviamente non è un problema, andrò da un'altra parte.
Ecco questo è l'atteggiamento giusto. Non tanto desiderio, ma "intenzione" di ottenere una cosa. La differenza tra desiderio e intenzione è la stessa che intercorre tra pensare di sollevare un braccio e sollevarlo. Questo non significa che adesso vai dal concessionario e ti compri la Mini solo perché lo hai deciso tu. Però sai che tu puoi avere la Mini. Non c'è nessun motivo per cui tu non debba averla. Concentrati serenamente sul fatto che tu intendi portarla nella tua vita. Guarda le Mini che incontri e pensa che anche ti ne hai una ed è bellissimo guidarla. Però non è la cosa più importante della tua vita. E' una parte di essa, come il giornale che compri la mattina, o il caffè che prendi al bar.
 
Top
16 replies since 12/2/2010, 12:19   132 views
  Share